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5 maggio 2025

Come i computer simulano le città e come vengono incorporati nelle città, cambiando il nostro comportamento e il modo in cui le città si evolvono. In ogni fase della storia dei computer e delle comunicazioni, si può dire che non siamo stati in grado di prevedere cosa accadrà in seguito. Quando i computer sono comparsi per la prima volta, quasi settantacinque anni fa, si usavano modelli informatici primitivi per aiutare a capire e pianificare le città, ma quando i computer sono diventati più veloci, più piccoli, più potenti e sempre più onnipresenti, le città stesse hanno iniziato ad abbracciarli. Di conseguenza, è nata la città intelligente. In The Computable City, Michael Batty indaga la circolarità di questa peculiare evoluzione: come i computer e le comunicazioni hanno cambiato la natura stessa dei nostri modelli di città, che a loro volta sono utilizzati per simulare sistemi composti da quegli stessi computer.
Batty traccia innanzitutto le origini dei computer ed esamina come si sono sviluppati i nostri modelli urbani computazionali e come sono stati arricchiti dalla grafica computerizzata. Esplora poi la sequenza delle rivoluzioni digitali e il modo in cui stanno convergendo, concentrandosi sui continui cambiamenti nelle nuove tecnologie, nonché sull'impennata del XXI secolo dei social media, delle economie di piattaforma e della pianificazione della città intelligente. Conclude rivisitando la trasformazione digitale che continua a confonderci, con la consapevolezza che la città, ora una versione di se stessa ad alta frequenza e 24 ore su 24, cambia la nostra comprensione di ciò che è possibile.

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